Il potere dell’immagine: Jose Gallina.

Si dice che la fotografia possa rubare l’anima delle persone.

Secondo le più antiche credenze popolari, la propria immagine, riflessa in uno specchio, dipinta in un quadro o immortalata in una fotografia, sarebbe in grado di trattenere con se qualcosa del soggetto, addirittura di imprigionarne l’anima.

I nativi americani avevano timore degli specchi, li evitavano per non correre il rischio di lasciarvi all’interno una parte, perdendo così, poco alla volta, il proprio spirito.

Ancora oggi il loro timore si rivolge verso la macchina fotografica: l’immagine viene catturata in un preciso momento di vita, nel suo divenire, rubando attimi di quella vita al tempo che scorre.

Photography is said to steal people's souls.

According to the most ancient popular beliefs, one's image, reflected in a mirror, painted in a painting or eternalized in a photograph, would be able to retain something of the subject itself, even to imprison its soul.

Native Americans were afraid of mirrors, they avoided them not to run the risk of leaving a part of themselves inside, thus gradually losing their spirit.

Today they still fear the camera: an image is captured in a precise moment of life, in its becoming, stealing moments of that life from time going by.

L’istante in cui l’otturatore impressiona l’immagine, la sottrae al presente e la imprigiona in una dimensione priva di tempo; da quel momento quell’immagine inizia ad avere una vita propria, indipendente, slegata dall’incessante evolversi del tempo.

Alcune fotografie riescono a trasmettere all’occhio dell’osservatore l’atmosfera nella quale sono state scattate, talvolta volutamente “mosse” per comunicare la concitazione di un istante, talvolta immobili e sospese nel tempo.

The moment the shutter exposes the image, it takes it away from the present and immobilizes it in a timeless dimension; from that moment on that image begins to have a life of its own, independent, disconnected from the constant evolution of time.

Some pictures are able to convey, to the observer's eye, the atmosphere in which they were taken, sometimes deliberately blurry to communicate the excitement of a moment, sometimes motionless and suspended in time.

Istantanee che possono rimanere per sempre nella memoria per quello che ritraggono, per quello che esprimono e per il modo in cui l’autore ha voluto illuminare la scena davanti al suo obbiettivo.

Il senso che principalmente viene interessato in fotografia è, senza dubbio, la vista ma esistono scatti che, stimolando la fantasia, riescono a coinvolgere gli atri sensi: il tatto può immaginare la consistenza di una superficie e l’udito può indovinare i suoni o il silenzio che avvolgeva quell’istante.

Snapshots that can be committed to memory forever for what they portray, for what they convey and for the way the author wanted to light up the scene in front of his lens.

The sense that is mainly affected by photography is undoubtedly the sight, but some shots are able to stimulate imagination, thus involving other senses: touch can imagine the consistency of a surface and hearing can guess the sounds or the silence that surrounded that precise instant.

L’etimologia del termine “fotografia” deriva dal greco e significa “scrittura di luce”, la luce che attraversa l’obbiettivo, l’illuminazione che irradia uno scatto che può celare alcuni particolari e rivelarne altri, le sfumature delle ombre che disegnano motivi concentrici intorno al soggetto.

Motociclette e automobili sono oggetti inanimati, meccanismi immobili se privati della componente umana; immortalare l’empatia che unisce uomo e macchina è una costante dell’iconografia moderna.

La rete, i libri, le riviste abbondano di immagini relative al mondo delle due e quattro ruote, alcune, però, hanno qualcosa in più: un filo conduttore di carattere che le accomuna e le fa riconoscere al primo sguardo.

The etymology of the term "photography" derives from Greek and means "drawing with light", the light that passes through the lens, lighting up a shot that can conceal some details and reveal others, the shades shadows that draw concentric patterns around the subject.

Motorcycles and cars are inanimate objects, immobile mechanisms if deprived of the human component.

Capturing the empathy between man and machine is a constant in modern iconography.

Internet, books and magazines abound with images relating to the world of two- and four-wheelers, however, some have an edge over the others: a personality, that, like a common thread, connects them and makes them recognizable at first glance.

Sono passati alcuni anni da quando un giovane fotografo californiano ha cominciato ad attrarre l’attenzione dei “gear heads” che orbitano attorno alla passione per le motociclette truccate e le automobili gagliarde.

Un fotografo che scorrazza per la Orange County in sella al suo Super Glide Sport sempre pronto ad estrarre il suo “ferro del mestiere” dallo zaino, per catturare uno dei molteplici scenari che può offrire quel suggestivo palcoscenico chiamato Southern California.

A few years have passed since when a young Californian photographer began to draw attention of the gearheads who orbit the passion for tuned up motorcycles and powerful cars.

A photographer going around Orange County riding his Super Glide Sport, always ready to extract his tools of the trade from his backpack, to capture one of the many scenarios that such a suggestive stage like Southern California can offer.

I social network danno la possibilità di collegare agevolmente e accomunare persone che hanno le medesime passioni, le comunicazioni sono veloci e spontanee quando si parla la stessa lingua, quella dei motori.

Credo che Jose Gallina abbia olio motore che gli scorre nelle vene, è sempre un piacere interagire con chi ama i motori e scoprire che la passione è un solido valore che può attraversare le generazioni; il padre Hugo esegue meticolosi restauri su motociclette italiane d’annata e Jose è cresciuto assorbendo la passione che lo circonda.

Social networks give the opportunity to easily connect and bond people who have the same passions, communications are fast and spontaneous when speaking the same language, the language of motors.

I believe that Jose Gallina has got engine oil running through his veins, it is always a pleasure to interact with people who love motors and find that passion is a solid value taht can span generations; his father Hugo carries out meticulous restorations on vintage Italian motorcycles and Jose grew up absorbing the passion that surrounds him.

R.S. “Jose, tu hai origini argentine, cosa ti ha portato in California?”

J.G. “I miei genitori sono originari dell’ Argentina. Negli anni ‘80 si trasferirono in Canada dove io sono nato, successivamente, un nuovo trasferimento ci portò in California del sud. Mi reputo fortunato e sono molto felice della loro decisione.

La famiglia di mio padre è italiana e gran parte della cultura argentina ha molto in comune con quella italiana; queste varie similitudini e l’amore di mio padre per le Ducati, Benelli, Guzzi e MV Agusta hanno fatto crescere in me la passione per il motociclismo italiano.”

R.S. “Jose, you have Argentinian origins, what brought you to California?”

J.G. “My parents are originally from Argentina. In the 1980s they moved to Canada where I was born, they then moved to Southern California. I consider myself lucky and thankful for this decision.

My father's family is Italian and much of the Argentine culture has a lot in common with Italian culture; this and my father's love for Ducati, Benelli, Guzzi and MV Agusta lead to the passions and love I feel for Italian motorcycling.”

R.S. “Com’è nato il tuo estro che ti ha portato ad essere un fotografo di fama internazionale?”

J.G. “Sono un assoluto autodidatta. Da bambino accompagnavo sempre mio padre ai numerosi car shows nell’area di Los Angeles e mi ricordo che lui aveva sempre con se una reflex, pronta ad immortalare un particolare o una preparazione fuori dal comune.

Sono sempre stato attratto dalle discipline che comportano processi creativi, così, durante la “high school” ho cominciato a sperimentare ed esercitarmi con la macchina fotografica per catalizzare i miei desideri di creatività. Scattavo foto, sviluppavo le pellicole in autonomia e facevo esperienza.”

R.S. “How was your love for photography born, making you a world renowned photographer?”

J.G. “I’m absolutely self-taught. As a child, I always went with my father to car shows in the Los Angeles area and I remember that he always had a reflex camera with him, ready to capture an unusual detail or preparation.

I have always been attracted to disciplines that involve creative processes, so during high school I started to experiment and practice with the camera to catalyze my creativity desires. I took pictures, developed films independently and gained experience.

R.S. “Il tuo lavoro ti connette a motociclette speciali, macchine affascinanti e donne seducenti, qual’è il tuo soggetto preferito? Cosa ti piace di più avere di fronte all’obbiettivo?”

J.G. “Amo fotografare tutto quello che hai elencato, quello che puoi vedere nei miei lavori. Sono necessari trasporto ed empatia con il soggetto di ogni scatto.

Un fotografo deve creare il proprio mondo e comunicarlo attraverso le fotografie infondendole del proprio punto di vista, del proprio stile.

In ultima analisi, comunque, le motociclette sono le mie “modelle” preferite!” 

R.S. “Your job connects you to special motorcycles, fascinating cars and seductive women, what is your favorite subject? What do you like to have in front of you camera most?

J.G. “I love to photograph everything you have listed, what you can see in my works. Transport and empathy with the subject of each shot are required.

As a photographer, you get to create your own world and communicate it through photographs, infusing them with your own point of view, and style.

Ultimately, however, motorcycles are my favorite "models"!”

R.S. “Tu sei un motociclista e, se non sbaglio, hai un debole per le italiane vero?”

J.G. “Assolutamente si!

Motociclette americane ed italiane.

Non avrò mai ripensamenti: Harley-Davison e MV Agusta per sempre!”

R.S. “You are a motorcyclist and, if I'm not wrong, you have a soft spot for the Italians, right?”

J.G. “Absolutely!

American and Italian motorcycles are it.

No second thoughts: Harley-Davison and MV Agusta forever.”

R.S. “Che effetto fa vagare su due ruote in un posto magico come la California?”

J.G. “E’ il meglio che possa immaginare. E’ un piacere e un bisogno che voglio soddisfare sempre. L’ho fatto ieri, lo farò oggi e, assolutamente domani.

La varietà di panorami ed itinerari è impareggiabile.

Sole dodici mesi l’anno, le highways che lambiscono l’Oceano, spazi sconfinati come il Mojave Desert da attraversare col gas spalancato.

La passione va alimentata e assecondata; ogni giorno, io voglio saltare in sella e correre, senza una precisa meta, l’iportante è farlo, sempre.”

R.S. “What does it feel like to wander on two wheels in a magical place like California?”

J.G. “It is the best I can imagine. It is a pleasure and a need that I always want to satisfy. I did it yesterday, I will do it today and surely tomorrow.

The variety of panoramas and itineraries is unmatched.

Sun twelve months a year, highways lapped by the ocean, boundless spaces like the Mojave Desert to be crossed at full throttle

Passion must be nourished and supported; every day, I want to jump in the saddle and ride with no destination, what matter is riding, always."

Thanks Jose!

“ As a photographer, you get to create your own world. “

Scritto da Corrado Ottone.

Foto di Jose Gallina.





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